Al via le domande per attivare i percorsi di formazione utilizzando le risorse del Fondo nuove competenze purché i datori di lavoro abbiano la regolarità contributiva. È stato pubblicato ieri sul sito dell’Anpal il bando che rende operativo il fondo che consente il finanziamento del costo dell’ora di lavoro destinata alla formazione e dei relativi contributi.
Possono presentare istanza per l’accesso al fondo i datori di lavoro privati che abbiano realizzato entro il 31 dicembre 2020 specifiche intese di rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori.
La presentazione delle istanze, sottoscritte dal legale rappresentante dell’azienda o da suo delegato, può avvenire utilizzando appositi moduli allegati al bando o via pec. Alla domanda vanno allegati l’accordo collettivo, il progetto formativo, l’elenco dei lavoratori coinvolti, con l’indicazione per ognuno del livello contrattuale e del numero di ore di riduzione dell’orario da destinare ai percorsi di sviluppo delle competenze.
La società capogruppo può presentare un’istanza unica per tutte le società del gruppo allegando la documentazione riferita a ciascuna di esse. In questo caso l’accordo sindacale può anche essere unico per tutte le società interessate.
I datori di lavoro che presentano una domanda ne possono presentare successivamente un’altra, nelle medesime modalità, a patto che l’istanza riguardi nuovi lavoratori. Nulla vieta, dunque, che l’accordo sottoscritto entro il 31 dicembre 2020 possa prevedere un percorso strutturato su più moduli, diversi per destinatari e per periodi temporali, da svolgere nel 2021.
Opportunamente il bando non stabilisce che l’avvio della formazione debba avvenire entro il 31 dicembre 2020 come sembrava richiedere il decreto interministeriale attuativo dell’articolo 88 del Dl 34/2020. Ciò consente di utilizzare tutto il periodo fino al 31 dicembre 2020 per sottoscrivere l’accordo. D’altronde, tra presentazione della domanda, istruttoria e relativa approvazione, è quasi scontato che il tutto possa protrarsi anche oltre il 31 dicembre, rendendo di fatto impossibile l’avvio della formazione prima del nuovo anno.
Ai fini dell’approvazione dell’istanza, Anpal richiede alle Regioni e alle Province autonome interessate di esprimere un parere sul progetto formativo. Decorsi dieci giorni dalla data di richiesta il parere si intende acquisito positivamente per silenzio assenso.
Se il progetto formativo ha necessità di essere chiarito o integrato, l’Anpal attiva una procedura che deve esaurirsi entro dieci giorni. Il perdurare dell’incompletezza comporta il rigetto della domanda. Ad ogni modo, anche in caso di rigetto la domanda potrà essere presentata di nuovo. Il bando conferma che i corsi devono essere realizzati entro i 90 giorni dall’approvazione della domanda.
Nel caso di istanza presentata dai fondi paritetici interprofessionali e dal fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori somministrati il termine finale per realizzare i percorsi di sviluppo è elevato a 120 giorni. Questi tempi, tuttavia, rischiano di essere eccessivamente stringenti visto il momento di lockdown per molte zone del Paese, probabilmente sarà necessario un approccio più elastico per evitare il flop dell’iniziativa.
In caso di dubbi le aziende potranno porre specifici quesiti all’indirizzo Pec dell’Anpal e le risposte saranno rese disponibili come chiarimenti.
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